Per i cinque fratelli Reho, il 2005 non è solo l'anno di costituzione dell'azienda, è il momento in cui il loro sogno si concretizza.

Un'idea ambiziosa, con non poche difficoltà, diventa realtà!

Nelle acque salentine, a Gallipoli, precisamente a due chilometri dalla costa di Torre Suda, 14 maxi gabbie vengono installate in mare aperto.


Ogni gigantesco acquario marino, largo 20 metri e profondo altrettanto, viene abitato da baby pesci del peso di 2 grammi. In questa nursery ittica, ogni specie gode dell'eccezionale pasto offerto dal Mediterraneo: oltre a plancton, alghe ed altre sostanze organiche che filtrano attraverso le reti delle gabbie, il menù prevede un energetico mangime, a base di farine di cereali e pesce azzurro.

Milioni di orate, spigole ed ombrine così si nutrono e crescono in mare aperto, nel bel mezzo di forti correnti; ciò, oltre ad evitare accumuli di metabolici sul fondale, trasforma i pesci InMare in veri atleti.

Costretti a nuotare in profondità, le loro carni crescono sode e prive di grassi in accumulo, sino a raggiungere il peso forma medio di 300 grammi.

A questo punto, una vera e propria battuta di pesca prende il via: una squadra di esperti, dotati di muta, bombole e reti, ma soprattutto di forza e passione, recupera il pesce azzurro; dopo pochi minuti giunge nello stabilimento situato nella zona industriale di Gallipoli, un capannone di oltre mille metri quadrati.

Qui il pescato viene prima raccolto in contenitori che garantiscono la sua conservazione a temperatura controllata, poi "etichettato". Dopo un paio di ore è pronto a partire alla volta di pescherie, ristoranti e supermercati, arrivando così sulle tavole degli italiani: la targhetta con il marchio InMare ne garantisce la qualità e la tracciabilità.

L'obiettivo, infatti, è quello di soddisfare il consumatore fornendo un prodotto fresco, salubre e allevato in un ambiente incontaminato, secondo un preciso protocollo di lavorazione che garantisce igiene e controllo della qualità.

Lo sforzo ed il rischio degli uomini di #InMare sono aspetti incommensurabili, ma ripagati da vari traguardi: su tutti la certificazione ICEA, raggiunto nel dicembre del 2011, dopo un rigido protocollo di analisi dell'ambiente, del pesce stesso, della lavorazione e della rigorosa alimentazione del pesce con prodotti biologici.

Tuttò ciò ci spinge a fare sempre di più, sempre meglio!