Erano ancora gli anni del liceo per cinque ragazzi che venivano esortati dal padre a fare ogni giorno meglio: "Chi dorme non piglia pesci"!
La frase echeggiò a lungo nella testa dei fratelli Reho; pensarono fosse il caso di ascoltare il motto paterno.
Aldo, Andrea, Giovanni, Angelo e Giulio provarono così a trovare una soluzione e non si può dire che non si siano impegnati.
Si confrontarono, si convinsero, giunsero alla decisione che sistemare i pesci in un unico luogo poteva essere la risposta. Abbracciarono il sogno di allevarli in mare aperto, nelle cristalline acque del Salento, poco distanti da casa loro.
L'ambiziosa scommessa che i ragazzi intendevano vincere aveva però non pochi ostacoli: la sede dell'azienda che avevano immaginato era insolita, non aveva un numero civico, non era sulla terraferma. Fu uno dei primi problemi che, infatti, venne sollevato loro dal funzionario della Camera di Commercio.
Avere a che fare con il mare, inoltre, avrebbe significato affrontare burrasche, correnti e gli altri rischi connessi alla forza della natura; in ogni confronto con familiari ed amici emergevano, infatti, solo i pericoli cui sono esposti i pescatori.
Tutto ciò non fece però perdere il coraggio ai ragazzi. Nonostante avessero preso coscienza delle difficoltà, il loro desiderio era così forte da non poter svanire. La loro caparbietà si trasformò in intuizione, si tradusse nell'idea di realizzare grandi gabbie in materiale plastico, alle quali appendere le reti che avrebbero ospitato i pesci.
Stava così prendendo forma un nuovo modello di business, un progetto potenzialmente vincente, ma che richiedeva un budget non facilmente stimabile e comunque non nelle tasche dei fratelli Reho.
L'impegno, l'entusiasmo, la passione incontrarono la fiducia di alcuni parenti, in primis della zia; fu lei, infatti, a sostenere l'iniziativa e a dare un primo supporto economico che, seppur ridotto, consentì ai ragazzi di migliorare l'idea imprenditoriale, la stessa con la quale mesi dopo ottennero un finanziamento per l'imprenditoria giovanile.
Il sogno stava per diventare realtà!